Il sindaco di Roma, Gianni Alemanno, sabato scorso se ne è uscito con una dichiarazione da brividi: "Le leggi razziali furono una brutta cosa, il fascismo (che tali leggi ha promosso e messo in atto, ndr) invece no!".
Sarebbe come dire "Gianni Alemanno sindaco di Roma è una cosa estremamente negativa, i coglioni che lo hanno votato (e lo hanno fatto diventare sindaco), invece no!".
A questa bella uscita se ne è aggiunta un'altra, questa volta da parte del ministro della difesa Ignazio La Russa, l'unico ministro al mondo che - quando ha qualche problema - non si rivolge al medico, ma all'esorcista.
Durante la commemorazione del 65° anniversario della difesa di Roma il simpatico indemoniato ha messo sullo stesso piano i fascisti della repubblica di Salò e chi ha combattuto per la libertà e la democrazia. Per fortuna il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano è intervenuto subito dopo dicendo che dalla parte giusta fu soltanto chi combatté contro il fascismo.
Praticamente lo ha intimato a non confondere il puzzo di piedi (i repubblichini) con l'acqua di colonia (chi ha fatto la Resistenza).
(Nella foto Alemanno e La Russa durante una gitarella fuori porta)
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